Patricia Urquiola interpreta la felicità della vita all’aria aperta con una collezione dal design giocoso, con forme tondeggianti e sinuose, che si distingue per l’approccio sensibile all’ambiente impiegando materiali innovativi e sostenibili, completamente Made in Italy, elaborati grazie alla ricerca di Cassina LAB, la collaborazione tra il Centro di Ricerche e Sviluppo di Cassina e Poli.design del Politecnico di Milano.
Il divano a due posti e i tre moduli combinabili, per creare composizioni accoglienti, hanno una struttura in acciaio Inox AISI 304 verniciato su cui poggiano pannelli realizzati in RFM®, una vetroresina riciclata rifinita a mano e 100% riciclabile.
Lo schienale è caratterizzato dall’intreccio realizzato artigianalmente in corda di polipropilene e nylon, mentre i due cuscini dello schienale e quello della seduta sono imbottiti con ovatta in fibra riciclata al 100% ottenuta da PET e rivestiti con un tessuto resistente e anallergico in filato di poliestere interamente riciclabile ottenuto da PET 100% riciclato.
Sono opzionali le frange dei cuscini nella stessa tonalità della corda.
Attiva dal 1927, Cassina è stata una delle prime aziende italiane a concentrarsi su ricerca e innovazione di arredo. Ha collaborato con illustri architetti e designer per trovare nuove forme di design, dando così inizio al design industriale in Italia già negli anni ’50. Cassina ha da sempre un’identità precisa riconosciuta in tutto il mondo, data dall’armonia tra tecnologia e artigianato di lunga tradizione.
La collezione dei mobili Cassina “I grandi Maestri” inizia nell’anno 1964 con la collaborazione di designer del calibro di Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand.