Nuova Vanity Fair XC, edizione anniversario
29 settembre 2020
Poltrona Frau ha deciso di festeggiare il 90esimo anniversario della poltrona Vanity Fair con un’edizione anniversario, a cura di Roberto Lazzeroni. Adattando le proporzioni agli stili di vita di oggi, la nuova Vanity Fair XC quindi è una versione rispettosa dell’originale, ma ancora più comoda e accogliente. Ogni dettaglio in questa poltrona racconta l’esperienza, la passione e il gusto per le cose ben fatte.
Novant’anni e non sentirli
Messa in produzione nel lontano 1930 come “modello 904”, ma conosciuta, dal 1984, come Vanity Fair, questa seduta è diventata una delle icone universalmente riconosciute del design italiano, nonché prodotto-simbolo di Poltrona Frau.
Sulla base dei disegni lasciati da Renzo Frau alla moglie Savina, il Poltrona Frau Style & Design Centre assieme al designer Roberto Lazzeroni hanno progettato la nuova poltrona, ripensata per altri novant’anni di storia.
“Quell’intelligenza delle mani, tipica del Made in Italy,
che tutto il mondo ci riconosce.”
Poltrona Frau
La nuova Vanity Fair XC, come la precedente, riassume in sé quei valori di eleganza, qualità, perizia artigianale che negli anni hanno reso celebre il marchio Poltrona Frau.
Il lusso di una cultura meditata
La poltrona Vanity Fair XC ha la base di 100x100cm e l’altezza di 97cm. La struttura portante è in massello di faggio stagionato, mentre l’imbottitura utilizza sia crine vegetale che gommato. Il cuscino della seduta è in piuma d’oca, con inserto in poliuretano espanso per controllarne la forma nel tempo. Sedile, schienale e braccioli hanno un molleggio ottenuto con molle biconiche in acciaio legate a mano e fissate su cinghie di juta.
Una fila di chiodini rivestiti in pelle rifinisce il retro e i fianchi della poltrona. Il rivestimento può essere in Pelle Frau® o in tessuto. Una targa in finitura canna di fucile o dorata con logo Poltrona Frau® è inserita nella scocca sul retro.
Vanity Fair XC: diversa, ma sempre la stessa
Puoi venire a provarla nel nostro showroom e ovviamente, ad augurarle altri 90 anni da icona del design italiano.
“Ma cos’è che abbiamo fatto? Non è sempre stata così?”
Roberto Lazzeroni
Roberto Lazzeroni
Nasce a Pisa, il suo percorso professionale è legato agli studi di Arte e Architettura che compie a Firenze, ed agli interessi che matura negli anni della sua formazione quale attento partecipe ai fenomeni dell’arte concettuale e a quelli del Radical Design.
E’ degli inizi degli anni ottanta, il debutto nell’attività professionale con una serie di importanti lavori di “ Architettura d’Interni “ che vengono subito notati e pubblicati da riviste italiane ed estere. Quindi quello di Roberto Lazzeroni è un percorso professionale molto dinamico che lo vede oggi impegnato su diversi fronti, con collaborazioni prestigiose, art direction e progettista d’interni e di contract in varie parti del mondo. Tra gli altri ha ricevuto i seguenti riconoscimenti: Tecniques Discretes (Paris, 1991), Conran Foundation Museum, (London, 1992), Elegant Techniques, (Chicago, 1992), La Fabbrica Estetica, (Paris, 1993), Dall’Albergo alla Nave, (Genua, 1993), Costruire il mobile, (Mailand 1999).
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