… and other such stories: la 3a Biennale di Architettura di Chicago 2019
25 ottobre 2019
Dal 19 settembre 2019 fino al 5 gennaio 2019 si tiene la terza Biennale di Architettura di Chicago intitolata …AND OTHER SUCH STORIES, esposizione che offre una grande varietà di eventi tramite i quali il team di curatori intende indagare il dialogo tra spazi, persone, storia, ecologia e le loro potenzialità

Chicago Cultural Center © chicago.curbed.com
Per storia e vocazione Chicago rappresenta un perfetto palcoscenico per gli obiettivi che la CAB 2019 (Chicago Architectural Biennal) intitolata quest’anno …AND OTHER SUCH STORIES si è posta. La città del vento sorge al crocevia tra i Grandi Laghi e le Grandi Pianure che si estendono a sud di essa ed ha subito le influenze dell’espansione coloniale, migrazioni di massa, industria estrattiva e rapida industrializzazione. Senza dimenticare che i primi grattacieli sono nati proprio nel suo centro urbano. Ecco quindi che questa metropoli si trova ad affrontare quelle sfide che oggigiorno richiedono di immaginare nuovi modi in cui attività umane, tecnologia ed ambiente possono interagire.

© choosechicago.com
Nonostante sia stata teatro di movimenti sociali che spesso hanno espresso il loro carattere progressista anche attraverso l’utilizzo di spazi pubblici e architettonici, Chicago rimane comunque una città dalle nette demarcazioni sociali e urbanistiche che si sono manifestate nelle politiche abitative e pianificazioni urbanistiche nel corso degli anni. Per queste ragioni Chicago è un luogo ideale per investigare i modi in cui gli spazi edificati riflettono e influiscono nella nostra comprensione della collettività e della vita di una società.

© news.wttw.com Kendall McCaughtery
La Biennale di Chicago 2019 intitolata …AND OTHER SUCH STORIES parte dalle complessità e potenzialità della metropoli per tracciare un collegamento attraverso comunità, città, territorio ed ecologia per mezzo di conferenze, esposizioni, dibattiti, proiezioni e performance sviluppandosi attorno a quattro cornici curatoriali.

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No land Beyond: si interroga sui concetti di appartenenza e sovranità che superano le definizioni di terra come merce e proprietà ispirandosi alle forme sociali dei popoli nativi attraverso progetti e relazioni tra natura, società ed ambiente.
Apparences and Erasures: esplora siti di interesse storico e le politiche con cui la memoria sociale viene valorizzata o trascurata, considerando gli spazi come simbolo del passato o del presente di una società
Rights and Reclamations: interpreta gli spazi (urbani, territoriali ed ambientali) come luoghi di partecipazione civica, esplorando le pratiche di promozione dei diritti che vi vengono attuate
Common Ground: porta il focus sull’insieme di agenti ed attori che intervengono nello sviluppo di metodi e sistemi di produzione ed intervento negli spazi pubblici, sia all’interno che oltre l’ambito dell’architettura.

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L’intero progetto si snoda lungo la città e i suoi sobborghi attraverso una rete di esposizioni ed eventi che vedono la partecipazione e collaborazione di svariate associazioni locali e non, coinvolgendo la vita locale su diverse prospettive, posizioni e sistemi narrativi.

© trends.archiexpo.com
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