Roberto Lazzeroni disegna il tavolo Bolero Ravel per Poltrona Frau. Il piano in marmo ricavato da un’unica lastra con sagoma a botte, i bordi rastremati e il basamento a tre montanti donano ancora più ritmo e slancio.
Una partitura sensuale fatta di suoni che si fondono armoniosamente nello spazio: Roberto Lazzeroni ha certo in mente l’ipnotico Bolero di Ravel quando progetta questo tavolo dalla linea slanciata e quasi sospesa, nonostante i materiali “importanti”. Come il top in marmo che, unito ai sostegni tramite un distanziatore, sembra quasi galleggiare nello spazio. La sua geometria lievemente a trapezio accentua la percezione visiva di uno spessore ridotto al minimo. Sensazione evidenziata dal bordo grazie a una raffinata lavorazione a smusso variabile, rivolta verso l’alto nei lati corti e verso il basso nei lati lunghi. I sostegni a tre montanti acquistano nuovo slancio grazie alla particolare sezione a triangolo smussato. L’effetto d’insieme è un tavolo di eleganza sottile, aerea, che si accosta facilmente agli altri mobili Poltrona Frau.
Il tavolo Bolero Ravel ha il basamento a cavalletto autoportante, con tre montanti dal caratteristico profilo a sezione triangolare. Le gambe possono essere realizzate in legno massello di frassino tinto Wengé o in massello di noce Canaletto. Piastre di ancoraggio e distanziali in acciaio verniciato nero. Il piano in marmo è ricavato da un’unica lastra sagomata a botte, con i bordi rastremati. Può essere in marmo Calacatta Oro o marmo Fior di Pesco. Entrambi sono disponibili con finitura lucida, trattata con una vernice poliestere che garantisce una maggiore resistenza della superficie evitando l’assorbimento dei liquidi, o semilucida, trattata con un olio idrorepellente dall’aspetto più naturale. La faccia inferiore del piano in marmo è armata da una rete tecnica che ne garantisce la resistenza.